- Chui-tzu.
Scimmia seduta con le mani portate al
mento.
Osso o avorio.
H. cm. 4,3.
-
- Appartenenti
ad una tradizione che si perde nella
notte dei tempi, i bottoni a cavicchio da
cintura cinesi sono rimasti fino ad oggi
pressoché sconosciuti al collezionismo
occidentale.
La cosa appare ancor più sorprendente in
quanto tali bottoni sono unanimemente
considerati l'archetipo da cui sono
derivati i Netsuke giapponesi che
annoverano, per contro, stuoli di
collezionisti in tutto il mondo.
Utilizzati per fissare alla cintura un
vasto repertorio d'oggetti che il
dignitario cinese portava sempre con se,
erano realizzati prevalentemente in legni
duri, ma anche in pietra, in corno, in
avorio ed in metallo.
Oltre all'aspetto funzionale, essi
rivestivano significati simbolici e
religiosi fortemente differenziati e
spesso compositi (amuleti, talismani per
la fertilità, simboli di rango, sigilli,
figure religiose...).
- Chui-tzu.
Scimmia seduta, intenta a mangiare una
pesca.
Legno duro.
H. cm. 4.
- Al di là dei dati numerici,
devo ancora ricordare che una connotazione estremamente
importante è quella concernente l'aspetto artistico:
tra i chui-tzu, infatti, sono proprio le infinite
variazioni del tema della scimmia quelle che più apertamente
s'improntano, sul piano morfologico, ad un primitivismo
che richiama strettamente le migliori produzioni della
scultura polinesiana, melanesiana ed indonesiana.
- Chui-tzu.
Scimmia seduta che mangia una pesca.
- Pietra
verde.
- H. cm. 2,8.
-
- Il nome
cinese più accreditato di tali bottoni
è chui-tzu, con
riferimento alla loro funzione di contrappeso da cintura.
Ritrovati anche nel Tibet (*2) ed in
Mongolia, i chui-tzu giunti sino a
noi provengono prevalentemente dalla Cina
Nord-Occidentale e, sul piano cronologico,
vanno collocati in un arco di tempo molto
vasto che, partendo da alcune tracce del
III secolo a.C., trova come unici punti
fermi la loro migrazione verso il
Giappone (alla fine del '500) e la loro
scomparsa negli anni '40 conseguentemente
alle modificazioni avvenute nell'abbigliamento
tradizionale dell'uomo cinese.
L'unica pubblicazione conosciuta a tutt'oggi
mi risulta essere quella della collezione
Bieber edita a Filadelfia nel 1962 (*1).
La scimmia.
Nei chui-tzu la figura
umana appare abbastanza raramente; varie
sono invece le rappresentazioni di
animali, di vegetali, di oggetti, di
esseri mitologici o di simboli religiosi.
Il tema della scimmia, comunque, è
quello che risulta di gran lunga più
diffuso, tanto sul piano numerico quanto
su quello della dislocazione geografica.
Cito a questo proposito che il bronzetto
di scimmia raccolto in Tibet Occidentale
dal Prof. Tucci (*2) e dallo stesso
collegato alla tradizionale origine del
popolo tibetano (unione di una scimmia e
di un demone femmina), è perfettamente
identico a quelli della nostra collezione
provenienti con certezza dal Nord-Ovest
cinese.
- Chui-tzu.
Scimmie che mangiano una pesca.
-
Bronzo.
- H. cm. 3,5 e 3,3.
-
- La posizione
degli arti con i gomiti appoggiati alle
ginocchia, il muso trattato in forma di
cuore, le perfette geometrie o le
soluzioni surreali, sono solo alcune
delle sintesi estetiche comuni.
Queste sorprendenti affinità inducono a
pensare che la migrazione degli stilemi
artistici indiani verso oriente, avvenuta
dopo l'inizio della nostra era e che
secondo Douglas Fraser (*3) diede origine
al cosiddetto stile indo-austronesiano,
abbia prodotto influenze analoghe su
questa specifica manifestazione artistica
cinese, generando soluzioni plastiche
estremamente lontane dal contesto
culturale originario.
-
-
- Chui-tzu.
Scimmia seduta, intenta a mangiare una pesca.
Legno e metallo. H. cm. 5.
L'iconografia prevalente presenta la
scimmia in posizione seduta ed intenta a
mangiare una pesca. Purtroppo le
informazioni raccolte sul campo non hanno
permesso di collegare tale positura,
certamente simbolico-rituale, ad un mito
o ad una leggenda precisi. Molto spesso
accanto all'animale figura la prole.
Quando i piccoli sono più di uno o ad
essere rappresentata è un'intera stirpe
di scimmie, il chui-tzu assume la valenza
di amuleto per la fertilità.
- Chui-tzu.
Scimmia seduta che mangia una pesca.
- Sul retro
un piccolo nella stessa positura.
- Legno
duro.
- H. cm. 4,4.
- Chui-tzu
e amuleto di fertilità. Stirpe di
scimmie.
Legno duro.
Cm. 4 x 3,5 x 4,4.
- Chui-tzu
e amuleto di fertilità. Scimmia seduta, intenta a
mangiare una pesca
- e circondata dalla prole.
Legno e ottone.
H. cm. 4,5.
- Chui-tzu.
Scimmia seduta che stringe in grembo
- il
piccolo.
Avorio.
H. cm. 4,5.
Chui-tzu.
Scimmie sedute in posizione contrapposta
- con le
mani portate al lato del capo.
Legno e chiodi di rame.
H. cm. 3.
La particolare cura ed attenzione che si
avverte nella scelta dei legni denota una
esigenza magico-rituale comune a molte
culture tribali. Costante appare la
predilezione per i legni duri e per
talune essenze in particolare, in quanto
considerate capaci di effetti terapeutici
o magici.
Più in generale, la durezza dei
materiali impiegati trovava sua
giustificazione pratica nell'esigenza
conservativa messa a dura prova dall'abitudine
dell'uomo cinese di maneggiare in
continuazione i chui-tzu durante le
conversazioni (le superbe patine lo
testimoniano).
Chui-tzu.
Scimmie sedute che mangiano una pesca.
Legno duro.
H. cm3,8 e 3,7.
Chui-tzu.
Scimmie sedute che mangiano una pesca.
Legno duro.
H. cm. 5,4, 4,2 e 6.
Chui-tzu.
Scimmia seduta che mangia una pesca.
Pietra bianca, tracce di nero.
H. cm. 3,1..
- In altri casi
di funzione multipla la base del bottone
è stata intagliata per permetterne l'utilizzo
come timbro o sigillo. Si ritrovano poi
minuscoli recipienti (tazze o bicchieri)
ricavati accanto all'animale, piccoli
specchi fissati nella regione addominale
(scopo magico?) o ancora sonagli
sapientemente realizzati all'interno
della scultura.
Chui-tzu.
Il primo ha la base che costituisce un
sigillo, il secondo
- presenta
un piccolo specchio fissato sull'addome.
Legno duro.
H. cm. 6 entrambi.
Chui-tzu.
Il primo, in legno duro, contiene un
sonaglio, il secondo,
- in corno,
ha la parte posteriore del corpo
realizzata in
- forma di
minuscola tazza.
H. cm. 4,8 e 3,7.
Tornando alla specifica iconografia della
scimmia, devo ancora segnalare che, in un
contesto diverso da quello di bottone, la
si ritrova, occasionalmente, nell'impugnatura
di scatole, nella decorazione di
contenitori per teiere o come semplice
figura a funzione scaramantica.
Figura
di scimmia che porta una ciotola. Non era
utilizzata
- come chui-tzu
in quanto priva dei buchi per la
cordicella.
Legno duro.
H. cm. 8,5.
Chui-tzu.
Scimmia seduta che mangia una pesca.
Corno.
H. cm. 3,5.
Questo breve approccio con le
sorprendenti produzioni plastiche dei
chui-tzu cinesi finisce qui; mi auguro
che esso possa stimolare l'interesse per
approfondirne i significati e per
studiarne i contenuti, permettendo nel
contempo di riconsiderar-ne correttamente
la collocazione, fino ad oggi oscura, in
tante collezioni di tutto il mondo.
Chui-tzu.
Scimmie sedute in posizione contrapposta ed
intente
- a mangiare una pesca.
Legno duro.
H. cm. 3,1.
-
- Beppe
Berna
NOTE
(*1) SCHUYLER CAMMAN - SUBSTANCE
AND SYMBOL IN CHINESE TOGGLES.
Chinese belt toggles from the C. F. Bieber
Collection, Philadelphia, 1962.
(*2) GIUSEPPE TUCCI - TIBET, n.
17 e 18, pag.
35, Nagel, Ginevra, 1975.
(*3) DOUGLAS FRASER - Arte
primitiva, pag.
146 e seg., Il saggiatore, Milano,
1962.
Al saggio
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